Nel cercare le parole per descrivere al meglio quello di cui vorrei parlare ho letto queste frasi di Oriana Fallaci che in poche righe riassumono perfettamente l’argomento di cui vorrei trattare.
“Niente ferisce, avvelena, ammala, quantola delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po’ di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s’accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono.”
Oriana Fallaci Un cappello pieno di ciliegie
Quante volte succede che all’ennesima situazione in cui si prova una forte delusione, tutte le “delusioni vecchie” che si credevano seppellite riaffiorano alla memoria brucianti come allora.
Non mi riferisco alle delusioni importanti come in amore o nella professione quelle che possono cambiare la vita ma a quelle delusioni che si vivono più frequentemente e che riguardano situazioni o persone in cui si riponevano aspettative e fiducia.
Si può rimanere delusi da un professore che non ha valutato con giusta obiettività il nostro studio, si può rimanere delusi da un medico sul quale si avevano riposto molte speranze per risolvere un problema di salute, si può rimanere delusi da un viaggio che si attendeva con trepidazione, si può rimanere delusi in mille modi ed in tantissime situazioni diverse.
Quando la delusione arriva dalle persone a noi vicine, o comunque da persone che si stimavano è veramente difficile gestire le proprie emozioni e non soccombere alla rabbia, al senso di impotenza, al senso di colpa, allo sconforto, è difficile perché non è la prima volta che succede, perché magari si è ripetuta per l’ennesima volta una determinata circostanza che si vive come in un film riavvolto più volte. La domanda da porsi è: perché ho riposto la mia fiducia sull’ennesima persona o situazione sbagliata?
Perché mi aspetto sempre che le persone facciano davvero quello che dicono di fare?
Ognuno di noi troverà in queste parole persone e situazioni vissute, per ognuno sicuramente diverse, ma simili nelle reazioni di svilimento e sconforto.
Quando si forma il giudizio su di una persona o su di una situazione spesso si crea un aspettativa che non c’è, forse perché si vorrebbe veramente che fosse così, e quando poi si scopre che la realtà è diversa ecco che arriva la delusione, già da bambini, insuccessi, rifiuti vengono vissuti con dolore andando ad intaccare fortemente l’autostima che sta formandosi. La delusione lascia sempre ferite grandi o piccole che si possono fermare dentro di noi e se non si è in grado di farle scivolare via si accumuleranno con le altre, formando una montagna che può arrivare a bloccare il senso di apertura e di aspettativa verso gli altri e verso la vita in generale.
Si può reagire, soprattutto se sono coinvolte persone a noi care, con un forte senso di “tradimento”, ci si può sentire traditi nel nostro intimo, traditi perché è stata calpestata la nostra fiducia. La rabbia momentanea si può trasformare in rancore e diventare un macigno sul cuore che lo rende pesante. Lo sconforto può portare ad un senso di vuoto ad un senso di frustrazione che può durare nel tempo e condizionare la nostra vita, il senso di impotenza nel vivere situazioni in cui ci si sente “pugnalati alle spalle” spesso può tramutarsi in un pericoloso senso di colpa che va ad aggiungersi agli altri, perché non ho capito? Perché sono così stupido da credere ancora negli altri? Perché non imparo, una buona volta a non fidarmi di nessuno? Peggio ancora quando ci si sente inadeguati, non pronti nella parola, nella risposta non furbi come gli altri.
Che brutte queste parole, quando si arriva a pensarle c’è purtroppo il rischio di chiudersi in se stessi di non sentirsi all’altezza del mondo, di inaridire il cuore.
|
Sono le grandi amarezze della vita che portano la persona alla paura del mondo, alla rigidità come difesa alla solitudine affettiva, ma le frustrazioni relazionali anche meno importanti ma più frequenti si sommano fino ad arrivare ad assumere anch’esse un volume importante un peso su peso.
Non possiamo cambiare la nostra anima se siamo persone che si pongono verso l’esterno senza chiusure, preconcetti e pregiudizi, se siamo aperti ad accogliere, si può però essere sicuramente più obiettivi più oculati nell’avvicinarsi senza difese a persone o a situazioni, si può imparare a scoprire dei segnali che forse per pigrizia non si vuole leggere, si può imparare a distinguere a differenziare, si può semplicemente essere aiutati in questo dalle essenze floreali.
I fiori aiutano a gestire il dopo, il dolore la sconfitta il sentirsi stupidi, il senso di impotenza la rabbia, ma soprattutto aiutano a farci crescere un pochino a conoscere meglio noi stessi e i meccanismi che portano a certe circostanze, ad accettarci di più non intaccando l’autostima, aiutandoci anche nell’assunzione delle nostre responsabilità e importantissimo a mantenere la nostra anima e il nostro cuore sempre aperti .
“Correndo il rischio del fallimento, delle delusioni, delle disillusioni, ma non cessando mai di cercare l’Amore, chi persevererà nella ricerca, trionferà.”
Paulo Coelho, Brida
Fiori di Bach
Chicory aiuta a vincere il sentimento di tradimento, di rifiuto ed a guardare all’esterno con amore.
Chestnut bud aiuta a non incorrere sempre nelle stesse situazioni.
Holly aiuta a gestire la rabbia a tramutare l’odio in perdono.
Willow aiuta a non provare rancore, a superare il “sentirsi vittima”.
Pine aiuta negli eventuali sensi di colpa.
Rock water aiuta a lasciar andare.
Honeysuckle aiuta a staccarsi dal passato, dalle esperienze negative ed a guardare al futuro con la giusta prospettiva.
Larch aiuta a mantenere intatta l’autostima, ad accettarsi ad amarsi per come si è.
Walnut aiuta a superare la situazione e ci dona protezione verso l’esterno.
Gentian aiuta a non cadere nello sconforto, nel pessimismo, nella tristezza, ad avere fiducia nel domani a mantenere il nostro cuore sempre disponibile.
Fiori australiani del Bush
Freshwater Mangrove per le aspettative che vengono meno.
Southern Cross per individuare rispetto alla delusione gli aspetti che possono essere di beneficio, la lezione che si può imparare.
Bluebell per mantenere il cuore sempre aperto.
Fiori californiani
Oregon Grape per mantenere la fiducia verso gli altri.
Baby Blue Eyes per riacquistare fiducia se la vita è stata particolarmente dura.
Penstemom per la forza che dona nelle situazioni difficili.
Saint John’s Wort per il ritrovamento della potente forza e luce interiore che ognuno di noi ha.
Fiori francesi
Achillee Blanche protegge chi è più vulnerabile verso l’ambiente esterno.
Aneth dona una vista più distaccata nell’analizzare le situazioni.
Bourrache aiuta nella tristezza, nei dispiaceri.
Sauge aiuta a trarre insegnamento dalle esperienze di vita.
Cinzia Tirelli