LE ESSENZE FLOREALI CI ACCOMPAGNANO E CI SOSTENGONO in questo periodo particolare di transizione.

Abbiamo difficoltà a crederlo, ma spesso, dietro ciò che viviamo, si celano delle emozioni che ci turbano e se le analizziamo in profondità, spesso troviamo dei sensi di colpa. Basta pensarci un attimo, soffermarci su di un episodio, anche irrilevante della nostra vita per estrapolarne il significato delle emozioni emerse, ed ecco…il senso di colpa. Proviamo colpa se facciamo cose e se non le facciamo, se parliamo e se non parliamo, ci sentiamo in colpa per piccole e grandi cose, ci sentiamo in colpa per quello che pensiamo e per quello che ci siamo dimenticati di pensare… Focalizziamoci su quello che tutti stiamo vivendo ora in questa pandemia, ci sentiamo spesso in colpa, perché siamo nervosi mentre dovremmo essere più gentili, perché ci sembra di fare poco o nulla per gli altri, perché ci sembra di perdere del tempo, perché siamo stufi ma poi pensiamo a chi sta peggio di noi, perché siamo contenti di non avere il virus, ci sentiamo in colpa perché non siamo troppo coinvolti, perché giochiamo poco con i nostri figli anche ora che abbiamo tempo, perché non telefoniamo ai nostri amici, perché, perché perché …

Addirittura anche i bambini si sentono in colpa perché non si comportano secondo le aspettative dei loro genitori, perché non ubbidiscono, quando non vogliono fare i compiti, perché non riescono ad andare a trovare i nonni, ecc

 

PINE è il fiore di Bach che ci aiuta a liberarci dai sensi di colpa, essi sono una zavorra inutile che ci rallenta nel nostro cammino. Se sbagliamo: perdoniamoci, ripariamo all’errore e perdoniamoci amorevolmente.

Assumiamo spesso questo rimedio, aggiungiamolo nei mix che usiamo, ci fa fare pace con noi stessi, ci dona un giudizio sano, equo, giusto e amorevole.

Ci insegna a volerci un poco di bene, ed è ora che lo facciamo

Edward Bach così lo descrive:

“Per quelli che si fanno sempre dei rimproveri anche se hanno successo, pensano che avrebbero potuto far meglio e non sono mai appagati dai propri sforzi e risultati.

Sono grandi lavoratori, ma soffrono per i difetti che credono di avere. A volte, di fronte a un errore commesso da altri, arrivano a farsi carico di ogni responsabilità.”